Nel 2017 ho deciso di diventare l’amministratore del CONDOMINIO FELICE.
So che per molti il “condominio felice” è un ossimoro: nell’immaginario delle persone la vita condominiale è fatta solo di noiose riunioni, liti tra vicini e problemi pratici da sbrigare.
Io ho sempre pensato che potesse esserci qualcosa di più.
Un senso di comunità e una vicinanza capace di superare lo spazio che divide le porte chiuse di appartamenti separati tra loro.
Una consapevolezza che può rendere un gruppo di vicini molto più di un insieme di persone diverse.
Ho scelto di darle un nome facile: FELICITÀ CONDOMINIALE, pur sapendo che metterla in pratica è molto più complicato.
Perciò mi sono messa al lavoro con tenacia, cura per i dettagli e creatività.
È stato impegnativo, come tutti i progetti che nascono da sogni ambiziosi.
Ma ne è valsa la pena.