Poche formule sembrano difficili da realizzare quanto quella per ottenere un condominio felice.
Riunioni condominiali: chi le affronta con serenità?
Dovendo pensare ad una riunione condominiale, 99 persone su 100 la considerano solo una fonte di noia e malumori: i momenti più intensi sono dovuti a problemi o discussioni. Nei casi peggiori, a violenti litigi tra vicini.
E il restante 1%? Esiste qualcuno che considera gli incontri tra condomini e amministratore come occasioni di scambio pacifico e confronto costruttivo?
Io spero di sì, e mi auguro che le persone con cui ho lavorato in questi anni abbiano imparato a far parte di questa piccola percentuale.
Come l’ho imparato io, con impegno e buona volontà.
Le questioni tra condomini: non sempre è necessario ricorrere alla legge
Prima di tuffarmi in questa sfida ero convinta che tra persone che dividono gli stessi spazi comuni fosse inevitabile litigare. Pensavo che solo le leggi arrivano a stabilire un accordo tra individui che la pensano diversamente.
Sono felice di aver scoperto che mi sbagliavo e fiera di aver trovato gli ingredienti per portare la serenità in tanti condomini.
Meno liti, più dialogo e cooperazione per un condominio felice
L’esperienza e il lavoro sul campo mi hanno insegnato che la formula è abbastanza elementare: basta ridurre le liti, aumentando il dialogo e la cooperazione.
Detta così sembra una regola un po’ semplicistica, più facile da dire che da mettere in pratica, ma io l’ho sperimentata in prima persona e funziona.
Soprattutto se c’è un amministratore di condominio che si impegna per mediare con sollecitudine e pazienza mentre garantisce che le questioni organizzative, legali e amministrative procedano al meglio.
Spesso, alcuni conflitti si possono anche spegnere grazie ad informazioni chiare su ciò che si può fare o no per legge. Altre volte la ragione non sta da una parte sola e, i quei casi, bisogna trovare un accordo capace di rispettare i diritti di tutti e il contemperamento di interessi diversi.
Il problema è che la maggior parte degli amministratori si occupa solo della gestione dei conti e delle incombenze pratiche: i rapporti umani sembrano un aspetto collaterale secondario che pochi considerano.
Rapporti che, invece, sono fondamentali per appianare le tensioni e favorire la convivenza.
Un amministratore in grado di gestire i conflitti è in grado rendere più piacevole e felice la vita di un condominio. Perché, senza discussioni inutili, le soluzioni ai problemi si trovano più in fretta.
Se tutto questo ti sembra un’utopia, è evidente che fai ancora parte del 99% di cui parlavo all’inizio.
Perché leggere questo blog
In tal caso ti consiglio di seguire questo blog: ti racconterò come ho trasformato tanti condomini litigiosi in posti felici dove si vive meglio grazie al fatto che gli inquilini si relazionano con serenità e spirito collaborativo. Inoltre risponderò in modo chiaro (o almeno cercherò di farlo) ad alcune delle domande che mi vengono poste più frequentemente dai condomini delle case che amministro. Se anche tu vorrai pormi una domanda o sottopormi una questione sarò felice di risponderti.