L’armonia e la solidarietà tra persone che condividono spazi comuni sono conquiste da raggiungere giorno dopo giorno.
Per ottenerle servono principalmente dialogo, ascolto e apertura nei confronti di chi è vicino.
E allora perché non favorire i buoni rapporti tra condomini con una piccola occasione di svago tra persone che, pur vivendo vicine, non sono abituate a condividere momenti piacevoli?
Sono queste le riflessioni che mi hanno spinta a mettere in pratica un’ idea che mi ronzava in testa da un po’: gli aperitivi di condominio.
Quale momento migliore per cominciare se non dicembre?
Perciò, con 16 aperitivi pre-natalizi, ho dato il via a quella che mi auguro possa diventare una bella tradizione per vivere con più gioia i rapporti tra vicini.
Il primo passo è stato quello di appendere nel portone di ingresso un avviso per comunicare a tutti la data e l’ora in cui sarei passata per brindare insieme ai residenti.
Oltre a presentarmi accompagnata da una ragazza del mio team, tutte e due con buffi cappelli da Babbo Natale per rompere subito il ghiaccio, ho portato una bottiglia di spumante personalizzata per ogni condominio.
Ciascuna bottiglia portava infatti un’etichetta con il nome della palazzina a cui era indirizzata.
Può sembrare un dettaglio superfluo, ma a me sembrava importante per cominciare a costruire un’identità collettiva.
Anche se un nome non basta per creare senso di comunità, si tratta di un piccolo passo per vedere il proprio condominio come un gruppo di persone che – inevitabilmente – condividono spazi, responsabilità, problemi e decisioni.
Persone che, per una volta, hanno avuto modo di partecipare ad un momento fuori dall’ordinario rispetto ad un modello di vita condominiale grigio e poco empatico. Un modello che, purtroppo, è considerato la normalità.
I risultati immediati sono stati incoraggianti.
Oltre a ricevere numerosi ringraziamenti per l’iniziativa, c’è stato chi ha proposto di ripetere l’incontro, magari preparandolo per tempo e portando pietanze cucinate dai condomini, chi ha suggerito di organizzare anche una cena o un pranzo di condominio.
Un gruppo di vicini vorrebbe allestire una mostra con i quadri di uno di loro, appassionato di pittura.
Molti discorsi hanno riguardato la vera essenza della vita tra vicini che, nonostante i problemi e le difficoltà, tutti dicono che dovrebbe essere fondata sulla collaborazione reciproca per il bene di tutti.
Una signora ha detto che sarebbe bello poter contare su chi ci vive accanto, trasformando il condominio in una specie di famiglia.
È esattamente ciò che punto a fare attraverso piccole iniziative come questi aperitivi condominiali: so che ci vorrà tempo, impegno e molto lavoro ma mi auguro di offrire un contributo concreto nel cambiare una mentalità secondo cui i conflitti e le tensioni tra condomini sono inevitabili e senza soluzione.
Anche perché sono convinta che, per i vecchi problemi, servano soluzioni nuove.