No, non mi sono messa a camminare in equilibrio su un filo. In compenso ho fatto una cosa che, per me, è quasi altrettanto coraggiosa: ho partecipato ad un programma in radio.
Potete ascoltare qui sopra la mia intervista, ma voglio raccontarvi come è andata.
Mi avevano chiamata da Radio 24 per propormi un’intervista durante la trasmissione I funamboli. Volevano che spiegassi in diretta la mia formula per il condominio felice e, lo confesso, in un primo momento ho avuto qualche esitazione.
Prima dell’estate avevo già rilasciato un’intervista ad Adkronos che era stata rilanciata da diverse testate on line, tra cui Affari Italiani e Il foglio, perciò mi ero accorta che il tema delle discussioni condominiali riscuote grande interesse. Ma un conto è raccontare il proprio lavoro ad un giornalista che ne parlerà per iscritto, un altro è parlarne di persona.
Insomma, ho dovuto superare un po’ di ansia da prestazione ma, alla fine, mi sono decisa e ho provato a mettermi in gioco.
Il bilancio di quest’esperienza è indubbiamente positivo: oltre ad essermi divertita, è stata un’occasione per far capire che le liti tra vicini non sono un male inevitabile.
Un amministratore di condominio sollecito, preparato e capace di dare il giusto peso agli aspetti umani e ai rapporti tra vicini può ridurre radicalmente le tensioni, con un tasso di efficacia che va dal 30% al 50%.
Occorre soprattutto affrontare il ruolo dell’amministratore con un punto di vista diverso: non si tratta solo di gestire degli spazi comuni per conto di altre persone, ma anche di aiutare queste persone a sentirsi parte di un team. Un gruppo che può e deve collaborare nell’interesse collettivo.
Chi amministra non lo deve considerare come un obbligo in più: l’impegno investito per l’armonia condominiale rappresenta un vantaggio nel lungo termine anche per l’amministratore, dal momento che riduce il rischio di discussioni, cause legali, faide tra condomini e situazioni spiacevoli che rappresentano la norma per tutti quelli che fanno il mio lavoro.
Questa è la sintesi di ciò che ho cercato di spiegare in radio: ad andare d’accordo ci si guadagna tutti, anche se a volte è complicato come camminare in equilibrio su un filo.
E, in effetti, spesso mi sento una specie di funambola.
Se vuoi darmi un’opinione sulla mia intervista per I funamboli sono tutta orecchie.
Scrivimi!!